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La drammatica situazione in Iran, che porta l’intero mondo a dover compiere un’attenta riflessione su quella che è la condizione attuale e globale del rispetto dei diritti, della libertà e ell’emancipazione della sfera femminile, tocca da vicino anche il nostro lavoro di componenti del Tavolo per le Pari Opportunità del Nuovo Circondario Imolese.


Qualche giorno fa, il sindaco di Imola Marco Panieri, che presiede l’ente circondariale, ha messo nero su bianco una decisa presa di posizione di condanna relativa ai tragici accadimenti. Parole che accomunano tutte le istituzioni locali. Un grido univoco che non prevede alcun tipo di sfumatura.

Un passaggio fondamentale per il compimento reale di una democrazia capace di riconoscere a tutti, e a tutte, i propri diritti fondamentali.
A qualsiasi latitudine perché, guardate bene, la situazione iraniana è probabilmente soltanto la punta dell’iceberg di una piaga che, coperta da un omertoso e vigliacco silenzio, continua a macinare episodi di violenza, o peggio ancora di vittime, in molte parti del nostro pianeta.


Da sempre ritengo che la politica a favore delle pari opportunità abbia certamente bisogno di prese di posizioni e segnali, anche simbolici, ma, in modo ancor più impellente, di concretezza e di una direttrice chiara. Su questo lavoriamo da tempo. Ogni giorno, nel quotidiano. Perché la possibilità di focalizzare un nuovo orizzonte passa necessariamente dalla volontà di compiere un salto in avanti di tipo culturale, ideologico e comportamentale.
E una società che si definisce moderna non può permettersi di rimanere al palo su questo fronte.

Il lavoro che ci aspetta dinanzi, in tal senso, è già delineato. Abbiamo in programma la partecipazione a 10 consigli comunali, sì proprio come il numero dei municipi che compongono il mosaico del Nuovo Circondario Imolese, per puntare i riflettori sul tema della parità di genere. Ma anche attraverso l’appuntamento della nostra assemblea circondariale. Vogliamo sviluppare un

percorso di partecipazione attiva con la cttadinanza e con le realtà che, schierate in prima linea sul campo, si confrontano tutti 1 giorni con i riflessi delle criticità nel nostro territorio. E lo si farà proprio in relazione al tema del rispetto dei diritti. Di tutti, e soprattutto, di tutte.


Non dimentichiamo, però, i risultati che il Tavolo per le Pari Opportunità del Nuovo Circondario Imolese ha raggiunto in questo periodo. Ritengo, infatti, che occorra prima di tutto un impegno costante e concreto per alimentare politiche capaci di dare risposte tangibili a questo fenomeno.

Perché l'emergenza che in Iran si è manifestata nella sua più cruda fisionomia, alle nostre latitudini tratta, invece, di episodi tra le mura domestiche o sul posto di lavoro. Drammi che alterano la sfera fisica e psicologica delle tante, troppe, vittime. Spaccati che, attraverso il lavoro del tavolo circondariale, cerchiamo di arginare con un’operatività di rete. Condivisa. Dallo stanziamento dei fondi per l'ampliamento dei posti di accoglienza per le donne che hanno subito violenza, con particolare attenzione al tema della cura educativa dei minori che le accompagnano, al progetto 'Mani in rete' realizzato con Asp.
Un percorso che ha permesso ad 11 donne di avere un’opportunità di reinserimento nel mondo del lavoro. Senza dimenticare l’aumento di 20 posti tra le posizioni di pronta emergenza all'interno dell’accordo metropolitano.


Il modo per tradurre in azione le parole. Che alla fine è poi quello che più conta. E se le istantanee provenienti dall’Iran dipingono a tinte fosche il presente, questa unità d’intenti ci aiuta a guardare con rinnovata fiducia al domani. Perché il sentiero che conduce ad un futuro fatto di diritti, liberà ed emancipazione per le donne altro non è che la porzione finale di un tragitto che nella storia ha contemplato soprattutto lotte e sacrifici. Abbiamo il dovere di onorare la memoria di chi ha perso la propria vita nella speranza di vedere un mondo un po' più giusto. Un po' più equo. Oggi ci sono donne straordinarie al timone di multinazionali, imprese, attività e negozi. Ci sono donne impegnate in politica, con risultati eccezionali, nelle varie discipline sportive. Sono di questi giorni le belle notizie della nomina al comando della Stazione spaziale Internazionale di Samantha Cristoforetti e di Maria Sole Ferrieri Caputi come prima donna arbitro nella serie A del calcio italiano. Segnali che vanno oltre ogni stereotipo in ambiti, lasciatemelo dire, piuttosto stereotipati fino a poco tempo fa.

E allora non è tutto da buttare. E° il segnale che qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione.

Partiamo da qui. Da queste incoraggianti conquiste da contrapporre all’ottusità di quegli anacronistici sistemi che fanno finta di non capire. Di non comprendere. Non servono tante parole.

C'è, semplicemente, ancora molto da fare.


Beatrice Poli

sindaca delegata Tavolo Pari Opportunità

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Ultimo aggiornamento: 06-12-2023, 13:49